Perché la Ragioneria di Stato ha detto no?
Non ci sarebbero i margini economici per anticipare a tre mesi il pagamento della prima rata del TFS o per aumentare l’importo a 63.600 euro (invece di 50mila euro): il costo annuo sarebbe di 3,8 miliardi per il 2024.
Cosa chiede, quindi?
Rimanda la questione alla Commissione Lavoro della Camera di poter ignorare quanto stabilito dalla Consulta
E l’INPS? Anche lei sottolinea come i costi siano troppo elevati per recepire anche in modo graduale quanto stabilito dalla Consulta
E noi di Rimborso Pensioni?
A breve vi daremo aggiornamenti sul ricorso che stiamo predisponendo e che, alla luce degli ultimi fatti si rende assolutamente necessario.
Anche stavolta puntare i piedi e difendere un proprio diritto sarà l’unica strada percorribile per provare ad ottenere ciò che è giusto.Ricordiamo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale: “La liquidazione è parte della retribuzione”
Che fra l’altro, sottolinea la Corte, è volto a «sopperire alle peculiari esigenze del lavoratore in una particolare e più vulnerabile stagione della esistenza umana».
Quindi, il pagamento eccessivamente ritardato del TFS «contrasta con la particolare esigenza di tutela avvertita dal dipendente al termine dell’attività lavorativa». ( fonte PMI e sentenza Corte Cost N. 130/2023 )
Cosa potete fare voi?
Se siete ex dipendenti pubblici andati in pensione dopo il 01 GENNAIO 2017 o con pensionamento previsto entro il 31 dicembre 2024, avete già ricevuto una tranche del vostro TFS o non ne avete ancora ricevuta alcuna:
AFFRETTATEVI AD INTERROMPERE LA PRESCRIZIONE ed inviate la nostra DIFFIDA
Scarica la Diffida
Se sei un ex dipendente pubblico andato in pensione dopo il 01 GENNAIO 2017 o con pensionamento previsto entro il 31 dicembre 2024, e hai già ricevuto una tranche del TFS o ancora non ha ricevuto niente,