Anno nuovo: nuovo treno di adesioni. Come opporsi al blocco rivalutazione ed ai tagli?
Primi giorni del 2020, anno nuovo ma rivalutazione ancora bloccata, con una piccola variazione per i pensionati tra le 3 e le 4 volte il minimo Inps i cui animi saranno temporaneamente sollevati dall’ aver ricevuto la promessa di rivalutazione al 100% con decorrenza però da questo anno anche se in realtà come ben sapete subirete in ogni caso il c.d. “effetto trascinamento” dovuto al blocco ricevuto nel 2019.
Opportuno a tal proposito segnalarvi la circolare Inps n. 147 del 11.12.19 in tema di rivalutazione per il 2020 ed aumento del minimo Inps ( da 513 euro a 515, 07) con variazione sull’ importo delle varie fasce successive.
Per tutti gli altri la situazione resta invariata: blocchi progressivi e tagli.
Cosa è cambiato?
Dopo la legge 145/2018 che prevedeva il blocco della perequazione degli assegni sopra le 3 volte il minimo fino al 2021 la questione si è aggiornata con l’ entrata in vigore della legge di bilancio per il 2020 ( legge n. 160 /2019) che all’ art.1 comma 477 prevede:
una rivalutazione che sarà al 100% e non al 97 anche per gli assegni fino a 4 volte il minimo ovvero fino alla soglia dei 2.052 euro.
Ma poi la felicità scompare ed i blocchi sono previsti per tutte le pensioni superiori alle quattro volte il minimo Inps ( circa 2.052 euro lorde) nelle seguenti misure:
– nella misura del 77 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS.
– nella misura del 52 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS.
– nella misura del 47 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS.
– nella misura del 45 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a nove volte il trattamento minimo INPS.
– nella misura del 40 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a nove volte il trattamento minimo INPS.
Primi giorni del 2020, anno nuovo ma taglio alle pensioni più alte ancora attivo, come dettato dalla legge 145/2018 che prevede il taglio fino al 2023.
Primi giorni del 2020 e molte richieste di adesione da parte vostra. Per questo riapriamo i termini di adesione alle campagne (prorogandoli fino al 15 marzo 2020). Vi siete informati, vi state informando e questa è una bella novità: solo con la piena consapevolezza di quelli che sono i propri diritti si può decidere come comportarsi: provare a difendersi o lasciar correre?
Da parte nostra, un piccolo riepilogo:
– La questione è la medesima dei precedenti ricorsi ( blocco rivalutazione 2011/2013) perché prevede il blocco totale o parziale della rivalutazione per il prossimo triennio, ma non è lo stesso ricorso! E’ una nuova azione contro la leggi 145/2018 e la legge n.160/2019. Per questo occorre inviare una nuova diffida e, chi vorrà, agire nuovamente.
– Domanda legittima che molti di voi si porranno: chi ha una pensione tra le 3 e le 4 volte il minimo, che ha subito il blocco solo per il 2019 può ugualmente scegliere di agire? Se lo ritiene opportuno, se vuole continuare a lottare per un principio, può aderire sapendo che in caso di esito positivo recupererà solo un anno di rivalutazione.
– Ugualmente i pensionati tra le 3 e le 4 volte il minimo che hanno aderito ai precedenti treni di ricorso possono continuare a portare avanti l’ azione sapendo che verrà richiesto solo 1 anno di rivalutazione. In caso contrario preghiamo di comunicarcelo.
– Anche per il taglio alle pensioni più alte la questione è ben conosciuta, talmente ben conosciuta che hanno deciso di riproporla per il prossimo quinquennio
– Perché questa volta la questione potrebbe risolversi in un modo diverso: perché con questi nuovi blocchi si supera il decennio di blocco della rivalutazione e ci avviciniamo ai quindici anni di tagli. Tutto questo trasforma queste misure in misure strutturali, che non possono essere giustificate con esigenze temporanee ed urgenti.
Cosa fare?
– Informarsi e scegliere se fare qualcosa
– Interrompere la prescrizione ( potete scaricare gratuitamente i nostri modelli di diffida direttamente all’ interno della modulistica presente sul sito)
– Aderire alle nostre iniziative :
1) per la rivalutazione: Modulistica ricorso rivalutazione
NB: i pensionati tra le 3 e le 4 volte il minimo INPS che decidono di aderire devono scaricare conferimento ed informativa sul ricorso a loro dedicati ( e non quelli generici) OLTRE al resto della documentazione comune
2) per i tagli alle pensioni più alte:
inviateci l’ultimo cedolino disponibile via mail info@rimborsopensioni.it con i vostri recapiti e sarete ricontattati con le indicazioni per aderire.
Rimborsopensioni.it
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