Pensioni: addio a “Quota 100” ed addio a 200 euro?
Il sistema previdenziale non dorme mai.
Così come non possono dormire sonni tranquilli i pensionati che devono far quadrare i conti tra slalom di blocchi alla rivalutazione delle loro pensioni e tagli agli importi senza la certezza di godere negli anni della somma stabilita al momento del pensionamento. Così come non possono dormire sonni tranquilli i lavoratori, tra contratti collettivi mai rinnovati, forme di precariato estreme, riforme delle pensioni che si alternano più veloci dei governi stessi ed incertezza di riceverlo l’ agognato assegno dell’ Inps.
Adesso, ad esempio, devono preoccuparsi di “Quota 100” che continua ad essere al centro delle discussioni dell’ esecutivo, con la maggioranza che esprime opinioni altalenanti sulla possibilità di rimuovere – o meno- questa misura del sistema previdenziale.
Cosa accadrà se “ Quota 100” dovesse essere abolita?
Prima ipotesi: Quota 102, 64 anni di età e 38 anni di contributi.
Insorgono tutti: Insorge l’ opposizione ed insorgono persino i sindacati: quota 102 non risponde all’ esigenza di flessibilità diffusa per accedere alla pensione oltre ad incidere in modo pesante sull’anzianità contributiva per la quale non è previsto adeguamento all’ aspettativa di vita ( mentre lo è per la vecchiaia: 67 anni , o per l’ uscita anticipata 64 anni) , il ricalcolo contributivo praticamente non esisterebbe più.
Seconda ipotesi: nuova Quota 100, 64 anni di età e 36 di contributi, -15% di assegno.
Note dolenti da assegni alleggeriti del 15% un taglio da imputare ad un calcolo degli assegni interamente contributivo. Nella sostanza una pensione percepita mensilmente da 1400 euro con il nuovo calcolo scenderebbe a 1200 euro. Chi sarebbe disposto ad uscire anticipatamente dal lavoro?
E così, comunque la si giri, il lavoratore ha sola certezze incerte: lavorare per mantenersi, provare a risparmiare se può, non fare affidamento su quella che sarà la sua retribuzione differita al momento del pensionamento, anche questo rinviato di volta in volta a data da definirsi.
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