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Blocco Rivalutazione Pensioni: la parola alla Corte Costituzionale

La questione dei ricorsi contro l’ennesimo blocco della rivalutazione è fondata e la Corte dei Conti Toscana - per prima – ha voluto chiamare la Corte Costituzionale ad esprimersi su questa misura che da anni viene perpetrata contro una ampia percentuale di pensionati ed il loro potere di acquisto rendendoli, di fatto, più poveri.

09/09/2024

Lo abbiamo sempre sostenuto: la questione dei ricorsi contro l’ennesimo blocco della rivalutazione è fondata e la Corte dei Conti Toscana - per prima – ha voluto chiamare la Corte Costituzionale ad esprimersi su questa misura che da anni viene perpetrata contro una ampia percentuale di pensionati ed il loro potere di acquisto rendendoli, di fatto, più poveri.

Ricordiamolo: la rivalutazione delle pensioni non è un regalo, non è aumento, non è un privilegio, ma l’adeguamento del proprio reddito a quello che è il costo della vita.

Cosa è successo: la Corte dei conti della Toscana, in composizione monocratica, ha sollevato un'eccezione di costituzionalità sul blocco della rivalutazione anti-inflazione delle pensioni.

Il fatto: Il dirigente scolastico che in rappresentanza anche dei colleghi, ci ha creduto e ha promosso un’azione in difesa di un suo diritto, percepisce una pensione pari a 5.708,11 lordi mensili (superiore a dieci volte il minimo Inps). Non accetta che la sua pensione non sia adeguata al costo della vita, chiede quindi nel ricorso presentato alla Corte di Conti, di ottenere la perequazione integrale del trattamento pensionistico negli anni 2022, 2023, 2024, previa remissione degli atti del giudizio alla Corte costituzionale, in quanto subisce “gli effetti negativi dei limiti alla perequazione automatica previsti dalla legge di bilancio 2023”.

Cosa dice l’ordinanza della Corte dei Conti?

«La penalizzazione dei titolari di trattamenti pensionistici più elevati lede non solo l'aspettativa economica ma anche la stessa dignità del lavoratore in quiescenza» in «tale prospettiva la pensione più alta alla media non risulta considerata dal legislatore come il meritato riconoscimento per il maggiore impegno e capacità dimostrati durante la vita economicamente attiva, ma alla stregua di un mero privilegio, sacrificabile anche in un'asserita ottica dell'equità intergenerazionale».

Inoltre «La particolare dignità dell'attività lavorativa come contributo al progresso della società implica la necessità di valorizzare i principi della proporzionalità della retribuzione 'alla quantità e qualità del suo lavoro' (art.36 Cost.) e la funzione propriamente previdenziale dei trattamenti pensionistici (art. 38 Cost.), rendendo necessario mantenere la proporzionalità anche nei confronti dei lavoratori in quiescenza, non solo per assicurare al soggetto un trattamento economico commisurato all'attività lavorativa svolta ma per tutelare la stessa dignità del lavoratore che non può essere sminuita nel periodo successivo al collocamento in pensione»

Quindi cosa fare adesso?

Come Rimborso Pensioni by Difendimi.com abbiamo tenuta alta l’attenzione e la necessità di difendere il proprio diritto alla rivalutazione del trattamento pensionistico, dal 2014.

Chi in questo 2024 è salito nuovamente sui nostri “treni della rivalutazione”, presentando ricorso, ha dimostrato con caparbietà uno spirito da pioniere comprendendo pienamente le nostre numerose informative sullo stato dei fatti e sui pilastri di proporzionalità e temporaneità alla base della linea difensiva proposta dallo staff legale di Difendimi.com e oggetto di ricorso. Inoltre ha stimato che il rapporto costi/benefici fosse in saldo positivo.

E tutti gli altri? 

E’ il momento di agire! E’ il momento di avere uno scudo a difesa della propria pensione! 

Sai quanto ti stanno realmente togliendo?

Utilizza lo strumento gratuito del calcolatore sul nostro sito. Clicca sul pulsante oppure vai su:  https://www.rimborsopensioni.it/blocco-rivalutazione-pensione

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Ti sei abbastanza indignato?

Allora per prima cosa fai salvo il tuo diritto alla rivalutazione, evita la prescrizione! 

Come? Iscrivendoti al nostro sito e scaricando il modello di diffida da inviare subito all’ Inps: 

https://www.difendimi.com/it/account/register

Inoltre guarda e ascolta perchè abbiamo sempre sostenuto che la questione fosse incostituzionale e che l'orientamento stesse cambiando

VIDEO FACEBOOK: https://www.facebook.com/RimborsoPensioni.it/videos/797303035506918

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