Il cuneo fiscale, differenza tra lavoratori e pensionati?

“100 euro al mese in più nelle tasche dei lavoratori”, è l’ annuncio più frequente che rimbalza sui media in questi giorni. In realtà per gli 11,7 milioni di lavoratori che già percepiscono il Bonus Renzi si tratterà di un aumento mensile di sole 20 euro.

Bonus che verrà percepito, anche se in maniera decrescente dai redditi fino a 40mila euro, alzando così il “tetto” degli aventi diritto che fino ad ora riguardava lavoratori con reddito fino a 24mila e 600 euro.

Ed i pensionati?

Beh, i pensionati dovrebbero protestare. Se è vero che per i lavoratori è stato previsto il taglio del cuneo fiscale, possibile che per i pensionati sia previsto solo il blocco della rivalutazione oppure il taglio alle pensioni più alte? I sindacati dei pensionati si indignano e minacciano di scendere in piazza. Il Governo promette che penserà ad una riforma fiscale di più ampio respiro, tramite la sottosegretaria Laura Castelli spiega che il taglio del cuneo è «solo la premessa ad una più generale riforma dell’Irpef». Una riforma che sarà «epocale», promette la Castelli, e che dovrebbe «ridurre da 5 a 3 le aliquote Irpef», oltre ad «introdurre il quoziente familiare».

Intanto noi di rimborsopensioni.it ve lo avevamo preannunciato nella nostra ultima diretta fb dello scorso dicembre, quando in attesa di sapere le novità della finanziaria per il 2020 sui media iniziava a circolare nuovamente il termine cuneo fiscale e l’ ipotesi di un taglio: se per i lavoratori prevedono questa “riforma” cosa c’è a vantaggio dei pensionati? Perché per loro il cuneo fiscale non vale? I pensionati sono stati lavoratori e la pensione altro che non è che una retribuzione differita!

Rivedi la diretta:

https://www.facebook.com/RimborsoPensioni.it/videos/610670279743533/