Per difendersi dagli agguati dell’INPS va bene anche la Corte dei Conti
Come ricorrere contro le lettere dell’istituto. “RimborsoPensioni.it”: esiste la strada dei magistrati contabili, è la meno cara.
La Corte di Cassazione con una recentissima sentenza – Cass. civ. Sez. lavoro, Sent., 11-01-2017, n. 482 – ha ancora una volta confermato quanto sostenuto dallo staff di RimborsoPensioni.it dando ragione a tutti quei pensionati che a distanza di anni dal ricevimento della loro pensione definitiva, si sono visti richiedere dall’INPS la restituzione di ingenti somme percepite secondo l’Istituto indebitamente.
Molto spesso accade infatti che l’INPS in sede di liquidazione della pensione commetta degli errori di calcolo che danno luogo ad assegni pensionistici maggiorati e che lo stesso Istituto poi accortosi del proprio errore richieda all’ignaro pensionato la restituzione delle somme percepite in eccesso.
La Corte di Cassazione e la Corte dei Conti con il suo arresto entrano a gamba tesa contro le richieste di restituzione dell’Inps stabilendo che pur essendo l’Istituto legittimato ad operare il ricalcolo della pensione viziata dall’errore non può operare al recupero delle somme in eccesso corrisposte al pensionato, salvo che l’indebita prestazione sia dovuta a dolo dell’interessato.
Nonostante i tribunali continuino a dichiare illegittima tale prassi, purtroppo l’ Inps CI PROVA SEMPRE ed emette provvedimenti di recupero delle somme a distanza anche di 10 anni per importi a volte superiori ai 30/50 mila euro!!!
Purtroppo l’ unica possibilità per difendersi da questo arbitrario e scorretteo modo di fare è quella di rivolgersi ad un legale e contestare le pretese dell’ Inps con un ricorso al Giudice delle pensioni in Tribunale o alla Corte dei Conti.
Sotto nelle "Notizie correlate" un articolo de La Verità pubblicato il 24/09/2017 che cita il nostro impegno in questa tematica.
La consulenza sulle nostre azioni è sempre gratuita!
Attivi dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00