Pensionati “d’oro”: da giugno 2019 un po’ meno oro. Cosa volete fare?
E’ stata pubblicata la circolare Inps n.62 del 7 maggio 2019 seguita dal messaggio 1926 del 20 maggio 2019 che annuncia il taglio già previsto dall’ art. 1 comma 261 della Legge di Bilancio 2019 per tutti quei pensionati che hanno un reddito annuale complessivo superiore ai 100mila euro.
E’ stata pubblicata la circolare Inps n.62 del 7 maggio 2019 seguita dal messaggio 1926 del 20 maggio 2019 che annuncia il taglio già previsto dall’ art. 1 comma 261 della Legge di Bilancio 2019 per tutti quei pensionati che hanno un reddito annuale complessivo superiore ai 100mila euro.
Tra i passaggi più significativi vi è sicuramente l’ esempio riportato dall’ Ente Previdenziale:
“A titolo esemplificativo si consideri il seguente caso. 1) Un soggetto è titolare di più trattamenti pensionistici di cui uno a carico del FPLD di importo pari a € 70.000, uno a carico della CTPS di importo pari a € 50.000 e uno a carico della Gestione separata di importo pari a € 20.000. Ai fini della determinazione dell’importo di riduzione dei trattamenti pensionistici si deve considerare la somma di tutti gli importi, pari a € 140.000. 2) Per la quota di importo compresa tra € 100.000,01 e € 130.000,00 si applica l’aliquota percentuale del 15%, per un importo pari a € 4.499,99, per la successiva quota di importo compresa tra € 130.000,001 e € 140.000 si applica l’aliquota percentuale del 25%, per un importo pari a € 2.499,99. 3) L’importo di riduzione è pari a € 6.999,98 e deve essere parametrato in relazione….”
RimborsoPensioni.it da sempre in difesa dei diritti acquisiti!
Su richiesta di molti di voi abbiamo deciso di intraprendere anche la battaglia a favore dei pensionati definiti “d’oro”. Non sarebbe infatti tollerabile che per l’ennesima volta, indipendentemente dal colore politico di chi è al Governo, i pensionati fossero chiamati nuovamente al sacrificio nella esasperata ricerca di fondi da devolvere ad altre attività di Governo.
Non esiste la differenza tra pensioni d’oro o meno, quello che qui viene minacciato è il poter fare legittimo affidamento su un diritto che si è maturato, la pensione vogliamo ricordarlo ancora una volta è una retribuzione differita, nessuno ha colpa se è andato in pensione con una certa rendita, frutto della propria posizione lavorativa e delle normative vigenti all’ epoca del pensionamento.
La sintesi che troppe volte si scorda è che non si cambiano le regole del gioco mentre si sta giocando,si arriva alla pensione facendo legittimo affidamento su di un importo e questo importo viene eroso anno dopo anno, blocco e contributo dopo blocco e contributo, i vari governi, infatti, verso i pensionati tutti ed in particolare avverso quelli che hanno importi pensionistici maggiori mantengono un tratto distintivo: alzare sempre l’ asticella del sacrificio richiesto: cinque anni di cd. contributo di solidarietà già vissuto dalle tasche dei pensionati ( scaduto nel 2017) e blocco della rivalutazione che dura da un decennio, nuovo contributo di solidarietà previsto per la durata di un quinquennio!
IL CONTRIBUTO SI ARTICOLA SU CINQUE FASCE:
15% DA 100 A 130MILA €
25% DA 130 A 200MILA €
30% DA 200 A 350MILA €
35% DA 350 A 500MILA €
Se hai una pensione che rientra in questi scaglioni e quindi sei destinatario degli effetti della nuova normativa, il primo consiglio che vogliamo darti è quello di inviare subito la diffida che rimborsopensioni.it mette gratuitamente a tua disposizione,(SCARICA LA DIFFIDA) dopo di che scegli se lasciare che ti alleggeriscano nuovamente l’ importo della tua pensione per altri cinque anni o se vuoi provare a dire la tua aderendo alla nostra iniziativa che partirà dal mese di settembre 2019
Ti ricordiamo di inviare la diffida a mezzo raccomandata A/R ( avendo cura di tenere una copia del modello compilato e di fare copia anche della ricevuta di andata) oppure a mezzo PEC se si è in possesso della PEC
Scarica la diffida! Inviala ed attendi ulteriori informazioni a settembre.
NB. Ti ricordiamo che inviare la diffida non è ricorrere ma è utile ed indispensabile al fine di bloccare i termini di prescrizione, inviare la diffida non ti obbliga a ricorrere con noi in seguito, ma è condizione indispensabile nel caso tu voglia farlo!
Lo staff di rimborsopensioni.it
Non sei un pensionato c.d “d’oro” ma stai subendo il nuovo blocco della rivalutazione?
Può interessarti:
https://www.rimborsopensioni.it/nuovo-blocco-rivalutazione-pensioni-2019-2021-come-ricorrere-con-rimborso-pensioni/
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