TFS: domani la consulta decide. Non aspettare oltre, invia la diffida
Domani ( 17 aprile ) è un giorno importante: per la prima volta la Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi per quanto concerne la questione di legittimità costituzionale dell’ art.12, comma 7, del decreto legge n. 78 /2010 che disciplina il diverso trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici.
Domani ( 17 aprile ) è un giorno importante: per la prima volta la Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi per quanto concerne la questione di legittimità costituzionale dell’ art.12, comma 7, del decreto legge n. 78 /2010 che disciplina il diverso trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici. Tali norme disciplinano, infatti, per i dipendenti pubblici, la liquidazione del trattamento di fine servizio (TFS) con modalità e tempi più sfavorevoli rispetto a quanto avviene nel settore privato.
L’udienza di domani è attesa dalle migliaia di dipendenti pubblici “freschi” di pensionamento che sono prigionieri di queste modalità di elargizione del TFS e dalle migliaia di pensionandi grazie all’ applicazione di QUOTA 100 o alla riduzione dell’ anzianità contributiva per l’ accesso alla pensione anticipata indipendentemente dall’età anagrafica.
La decisione della Consulta potrebbe essere influenzata positivamente dalla possibilità ( prevista dalla legge n. 4 del 28/01/2019 art.23 ) che rende possibile ottenere un anticipo sul TFS nella misura massima di 45mila euro di importo.
I punti portati all’attenzione della Consulta:
- Dilazione dei tempi:
- 24 mesi dalla cessazione dal servizio per dimissioni volontarie o anticipate;
- 12 mesi dalla cessazione del servizio per raggiunti limiti di età o per il collocamento a riposo d’ ufficio;
- Rateizzazione dell’indennità:
- in un’unica soluzione se l’ammontare complessivo al lordo delle ritenute fiscali avrà un importo che non supera i 50mila euro;
- in due importi annuali se l’ammontare sarà ricompreso- sempre al lordo- tra 50 mila e 100mila euro;
- in tre soluzioni annuali se supera i 100mila euro;
Se siete dipendenti pubblici in pensione ( dal 2015 in poi) e ancora non avete provveduto ad inviare la diffida con raccomandata di ricevuta di ritorno o pec per fare salvo il vostro diritto provvedete adesso. Ecco i modelli messi gratuitamente a vostra disposizione
Diffida A: Possono inviarla gli ex dipendenti pubblici che non hanno ancora percepito il TFS o che ne hanno percepito una parte. SCARICA DIFFIDA A
Diffida B: Possono inviarla gli ex dipendenti pubblici che hanno già percepito tutto il TFS.SCARICA DIFFIDA B
VI terremo informati sull’ esito della decisione della Consulta, intanto Vi ricordiamo che la questione del TFS, insieme alla rivalutazione delle pensioni, saranno oggetto della DIRETTA FB del 17/04, ore 18 SEGUITECI sulla nostra pagina FB!
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